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LA COSTA ABRUZZESE

LA COSTA ABRUZZESE PRESENTA UNA NOTEVOLE ETEROGENEITà

La costa Abruzzese presenta una notevole eterogeneità, arenili di finissima sabbia dorata e tratti pietrosi, raffinati lungomari e riserve selvagge, in cui il biotopo con le sterpaglie della macchia mediterranea restano ancora intatte.

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*** Provincia di Teramo – Le “Sette Sorelle”: *** I 50 Km di finissima sabbia dorata rendono l’ampia e sicura spiaggia teramana, con le sue acque cristalline, lo sfondo ideale per una vacanza all’ insegna del relax e del divertimento. Il litorale alterna tratti di incontaminata bellezza naturale a splendidi lungomari, noleggi e scuole di windsurf, barca a vela e canoe, adatti sia agli amanti della natura sia agli sportivi.

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***Martinsicuro***: Pur essendo divenuto comune solo nel 1963, Martinsicuro vanta origini antichissime, testimoniate da tracce di insediamenti databili all’età del bronzo e alla prima età del ferro. L’abitato sorge sul territorio di Castrum Truentum, insediamento romano sulla foce del fiume Tronto. Il nome deriva dal capitano Martin de Segura che nel ‘500 fece costruire il bellissimo Torrione Carlo V, baluardo di avvistamento a pianta quadrangolare, ornato da fregi rinascimentali. Di grande interesse la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, che custodisce nell’abside la pregevole tela di Giuseppe Pauri e la Villa Barnabei, abitazione signorile del XIX secolo. Martinsicuro è il primo comune abruzzese una volta superato il confine marchigiano, attrezzato con moderne strutture balneari e turistiche e con la mano sempre tesa verso la tradizione.

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***Alba Adriatica***: Originariamente chiamata la “Stazione di Tortoreto“, diviene comune autonomo solo nel 1956 a seguito del distacco da Tortoreto. Pur essendo un comune giovane, Alba Adriatica si contraddistingue fin dalla sua nascita per le capacità imprenditoriali dei suoi abitanti, che l’hanno spinta a sfruttare l’ampio e bel litorale sabbioso spiccata, seguendo la vocazione turistica, che ne hanno fatto uno dei centri balneari più importanti della provincia. Caratteristiche la folta e ombreggiante pineta, i numerosi pub e gli animati chalet sulla spiaggia, l’ampia passeggiata e la larga pista ciclabile. Località giovane e povera di testimonianze storiche, ospita nei suoi confini il Torrione di avvistamento Cinquecentesco, costruito dagli spagnoli, di base piramidale, con la base superiore cinta di merli, e la Villa Mascardini, tipica residenza di campagna della Val Vibrata.

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***Tortoreto Lido***: I quattro chilometri di spiaggia di finissima sabbia dorata, con le sue acque cristalline e il fondale dolcemente degradante, e lo sfruttamento turistico della costa hannno permesso al comune di divenire una stazione balneare di grande richiamo. Bello il lungomare ornato di palme e pini marini, numerosi gli alberghi, i camping, le discoteche, i campi sportivi e rilevante la presenza di un meraviglioso parco acquatico. Da visitare Tortoreto Alto, verdeggiante terrazza sul mare di origine medievale, con le sue dolci colline, le sue rue, la Torre dell’Orologio, le interessanti ed antiche chiese affrescate di Sant’Agostino, della Misericordia e la Chiesa patronale di San Nicola, e la Fortellezza, con la sua sconfinata vista sul panorama vibratino.

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***Giulianova***: Glorioso il passato, testimoniato da numerosi monumenti, fiorente il ruolo del presente, che la caratterizza come uno dei centri balneari più importanti della provincia, con il suo ampio porto peschereccio, una buona struttura per l’attracco e l’ormeggio di imbarcazioni e un’ ampia passeggiata aperta al pubblico. Insediamento Romano conosciuto fin dall’antichità come Castrum Novum, la città alta, sorta sulla sommità della collina nel XIV secolo offre, oltre ai numerosi negozi, gallerie d’arte e botteghe antiquarie, una Pinacoteca civica “Vincenzo Bindi” con dipinti molto interessanti, un imponente Duomo rinascimentale, il suggestivo Torrione “Il Bianco” e i resti delle antiche mura medievali, la Chiesa di Santa Maria a Mare del XII secolo, il Santuario della Madonna dello Splendore, la Chiesa di Sant’Antonio, la Cappella dei Bartolomei con i bassorilievi del Pagliaccetti e la Sala Raffaello Pagliaccetti. Importante il ruolo commerciale, florida l’agricoltura, imponente l’esportazione di pesce, la città conserva un importante legame col passato, sia nelle espressioni religiose sia nelle testuimonianze civiche.

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***Roseto degli Abruzzi***: Ubicato alla foce del fiume Vomano, Roseto è un centro turistico ed industriale di grande importanza. La sua storia è legata a quella del borgo murato di Montepagano, l’antico municipio. Infatti, all’indomani dell’Unità d’Italia, la chiesa ricettizia divise il litorale in quote che, concesse in enfiteusi, costituirono il primo nucleo dell’attuale abitato. Per il suo mare dal fondale basso e la bellezza dei suoi litorali, Roseto è  annoverata tra le sette perle della costa-giardino abruzzese. La costruzione della linea ferroviaria adriatica diede il primo impulso al turismo, oggigiorno fiorente grazie ai lidi attrezzati e al bel porticciolo turistico. L’architettura della cittadina è arricchita dalle belle ville tardottocentesche. Tra i monumenti sono da ricordare: la Chiesa SS. Annunziata, erette all’inizio del XX secolo col raro altare in terracotta e il dipinto del Celomi “La Sacra Famiglia”, la Pinacoteca della Villa Comunale al centro della cittadina, che conserva le opere di artisti locali, il Museo della Cultura Materiale, e la Chiesa della SS.Annunziata a Montepagano che custodisce un bellissmo coro ligneo del ‘600. Tra le manifestazioni da annoverare è il Torneo Estivo di basket.

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***Pineto***: Noto centro di mare, Pineto deriva il nome dalla bella e lussureggiante pineta mediterranea che ne segna il litorale e ne impreziosisce le colline. La pineta storica fu impiantata nel 1920 dal Comm. Luigi Corrado Filiani, sui terreni demaniali della frazione del Comune di Mutigliano, Filiani, che volse il suo nome in Pineto in onore del poeta pescarese D’Annunzio, ispirata alla poesi del Vate “La Pioggia nel Pineto“. Fuori dall’abitato è situata la possente Torre del Cerrano, struttura fortificata del Cinquecento, costruita per l’avvistamento delle incursioni saracene e slave lungo la costa, attualmente adbita a Centro Ricerche di Biologia Marina. La Frazione di Mutignano custodisce nella Chiesa Parrocchiale di San Silvestro un prezioso crocifisso in Marmo del Bernini e un interessante dipinto quatrocentesco del De Litio.

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***Silvi***: La piccola e storica Silvi giace arroccata su un colle fortificato da cui domina il centro balneare ononimo, parte del suo comune, e la costa. Fu una roccaforte romana, un feudo dell’Abbazia di San Giovanni in Venere e successivamente proprietà degli Acquaviva. Vittima delle frequenti invasioni turche, ancora oggi rievocate durante El Cencialone, la principale festa che la anima, legò le sue vicende storiche al ben più importante centro di Atri. L’origine del nome risale ad un tempietto dedicato al dio italico delle greggi e dei pastori Silvano e suggerisce che il territorio, racchiuso tra le colline e il mare fosse un itinerario preferito per la transumanza. Silvi divenne comune autonomo solo all’ inizio del XIX secolo, quando fu costruita la linea ferroviaria adriatica che le permise di svilupparsi verso il mare. A ridosso delle dolci colline è situata Silvi Alta, borgo medievale il cui panorama spazia dal massiccio del Gran Sasso al mare aperto. Tra le strutture architettoniche emerge la Cattedrale dell’XI secolo di San Salvatore, capolavoro dell’arte benedettina con affreschi del XII secolo e la Torre Campanaria del 1706. Sulla Costa si segnalano belle vie tardoottocentesche. Importante nella gastronomia del luogo è la liquirizia.

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***Provincia di Pescara***

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***Citta’ S. Angelo***: Nata probabilmante su rovine romane, arroccata su un colle a pochi metri dalla costa, la città è uno dei borghi più suggestivi d’Abruzzo, grazie alle mura, alle antiche porte cittadine e agli stretti viottoli che la costellano. Scendendo al Litorale si trova Marina, estensione al mare del nucleo storico e vivace centro balneare. Da visitare la Collegiata di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Michele, il Convento Francescano, oggi sede del Municipio, le Chiese di Sant’Agostino, San Bernardo e Santa Chiara.

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***Pescara***: Moderna città sul litorale adriatico, solcata dall’omonimo fiume. La città dette i natali a illustri personaggi, tra cui il poeta Gabriele d’Annunzio e il pariola Gabriele Manthonè. La città nasce nel neolitico, numerosi sono i ritrovamenti risalenti al IV secolo A.C., allorchè la città prese il nome di Vicum Aterni e Aternum. Distrutta dai Longobardi, fu ricostruita e divenne un importante centro commerciale e marittimo, con importanti traffici con la Dalmazia. Per la pescosità delle acque nell’Alto Medio Evo fu denominata Piscaria, nome che poi si tramutò in Pescara. Città moderna per il suo recente sviluppo urbanistico, civile ed economico, Pescara è una città dinamica, circondata dal verde delle Pinete e incastonata tra i Massicci Appenninici. Dal ponte del Risorgimento, nelle serate terse, si può ammirare il profilo della Bella Addormantata, disegnato dalla catena del Gran Sasso. La spiaggia, dolce e pittoresca, è molto frequentata nella stagione estiva. Moderne le attrezzature balneari, molte le opere d’arte conservate in uffici pubblici e raccolte private, fornitissim i negozi artigianali, eterogei gli impianti sportivi. Passeggiando per la città si possono ammirare numerose opere, per lo più moderne: il Palazzo del Governo  del 1927, sulla cui facciata spiccano quattro grandi statue del Costanzo rappresenanti la Miniera, l’Agricoltura, il Mare e il Fiume; il Salone dei Marmi preceduto dal gruppo scultoreo Canto d’Amore ospita al suo interno  tele allegoriche del Ceseroli e busti Bronzei  del D’Annunzio e del Michetti; la Sala della Giunta conserva la grande tela del Michetti “La Figlia di Iorio“; il Palazzo del Municipio, le cui nicchie sono arricchite da sculture delle Muse delle Arti, e al cui ingresso sono poste statue raffiguranti il Commercio, la Marina e l’Agricoltura, sormontate dalla scritta “Ace dulce Vatis lumen, ave Vetus urbis Lumen“; e infine la casa natale del D’Annunzio. Da percorrere a piedi Corso Umberto e Corso Vittorio Emanuele, con i numerosi negozi.

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***Ortona***: dopo Francavilla la costa cambia aspetto e diventa alta e frastagliata. Dal porto di Ortona, fulcro peschereccio dell’economia locale,  è possibile imbarcarsi per le Isole Tremiti. Il centro marinaro di antichissima origine, che si sviluppò soprattutto durante il periodo Frentano, e decadde nel Medioevo per risorgere sotto agli Svevi, sorge su un promontorio che domina il mare. Numerose le bellezze artistiche del suggestivo centro storico, tra cui il Palazzo Farnese, il Castello Aragonese, le numerose chiese tra cui spicca la Cattedrale. Durante la Seconda Guerra Mondiale il paese fu teatro di atroci bataglie e terribili bombardamenti, che rischiarono di raderla al suolo.

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***Montesilvano***: La città è situata sulla riva destra del fiume Saline. La parte più popolata e moderna è situata sulla Riviera Adriatica, mentre la parte alta, si trova arroccata su un colle di 160 mt sopra il livello del mare. La storia di Montesilvano ha inizio nel Medioevo, nelle vesti di un piccolo centro dedito alla pesca, che ha sviluppato solo negli ultimi decenni il settore turistico-alberghiero. Extra moenia da visitare la Chiesa della Madonna della Neve, dove sono conservati raffinati affreschi, una bella Vergine col Bambino in grembo, e colonne e ornamenti in stile romanico. Il borgo fortificato offre alcune interessanti testimonianze storiche, quali: il Palazzo Delfico, con richiami barocchi, ornamenti secentischi e un bello stemma gentilizio; la Chiesa di San Michele Arcangelo, dalla semplice facciata, i contrafforti possenti, la porta e l’interno a tre navate in stile rinascimentale, e tele di pregio. La Chiesa di Sant’Antonio, a Montesilvano Mare presenta una facciata classica e l’interno a tre navate è rischiarato da finestre policrome, una bella fonte battesimale, alcune tele di discreto interesse e un grande Crocifisso. Da ammirare il moderno Monumento ai Caduti del Verzieri, opera in pietra e bronzo, realizzata negli Anni Settanta. Tra le Manifestazioni Folcloristiche da ricordare sono la festa patronale di Sant’Antonio e quella dedicata alla Madonna della Neve.

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***Francavilla al Mare***: La cittadina, di origini altomedievali, e andata quasi distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, è situata tra le foci dei fiumi Foro e Alento. Il nome risale al medioevo, allorchè la città venne esentata dal pagamento delle tasse. Il litorale vanta ampie spiagge sabbiose, mentre sulle colline si alternano le coltivazioni delle varie primizie. La città è ben collegata alle città di Pescara e Chieti e al Parco Nazionale della Majella. Da visitare la Chiesa parrochhiale di Santa Maria Maggiore. Tra le manifestazioni di spicco la tradizionale sfilata dei carri allegorici a Carnevale.

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***Provincia di Chieti***

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***Casalbordino***: A pochi chilometri da Vasto, il paese è incastonato tra i fiumi Osento e Sinello. L’economia del comune è a carattere prevalentemente agricolo, con colture tipiche dell’ agricoltura mediterranea, ma da alcuni decenni è cresciuto notevolmente il settore turistico grazie alle belle spiagge del Lido e alla buona attività alberghiera. Da visitare nei pressi del borgo il Santuario della Madonna dei Miracoli e la Biblioteca Monastica Benedettina, annessa al monastero. A pochi chilometri dal mare e alle spalle il maestoso massiccio della Majella, Casalbordino è geograficamente adagiata sull’ immaginario percorso che collega le ricchezze naturali d’Abruzzo, le cime più rigogliose della dorsale appennica e i placidi e a tratti selvaggi litorali adriatici. Il centro storico, in cui predomina l’uso del laterizio, conserva un torrione e la settecentesca Chiesa di San Salvatore. Sulla piazza Umberto I, fulcro della cittadina, si staglia la torre civica, in stile neoclassico, che funge anche da torre campanaria, alla vicina parrocchia. A ridosso della spiaggia si staglia la pineta costiera intervallata da cordoni di basse dune costiere. Tra le Feste da ricordare la Festa della Madonna dei Miracoli e la culinaria Sagra delle Vongole.

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***Fossacesia***: Il comune si divide in due distinti insediamenti abitativi, il primo sulla collina che costeggia la costa del fiume Sangro, l’altro sul mare. Suggestiva è la spiaggia con la Punta della Baia del Cavalluccio, profumate di ginestre e finocchietto marino, piante tipiche della flora mediterranea. Caratteristici i trabocchi, antiche costruzioni in legno ornate con pennacchi e impalcature, erette secondo l’antica arte dei pescatori, che esercitavano la loro nobile professione sugli scogli. Oggi riconosciuti come beni culturali primari. Fossacesia sorge nell’XI secolo in seguito alla colonizzazione monastica dei benedettini. Tra i monumenti da visitare l’Abbazia di San Giovanni in Venere, splendida basilica cistercense, a picco sul mare, strettamente legata alla storia del borgo e ancora oggi uno dei monumenti più rinomati d’Abruzzo. Tra le Feste paesane sono da ricordare la Sagra degli Arrosticini e della Marrocca, la Festa dell’ Albero e la Sagra dell’Uva.

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***Vasto***: Vasto è una delle più importanti realtà della provincia di Chieti, situata su un colle che lentamente degrada verso il mare. La leggenda narra che Diomede, re d’ Etolia, dopo l’assedio di Troia si esiliò volontariamente dalla sua Patria, per stanziarsi con le sue genti nell’ Italia Meridionale, e più specificatamente ad Histonium, oggi conosciuta col nome di Vasto. Da sempre città commerciale grazie al fiorente porto, questa cittadina è importante per le testimonianze artistiche tra cui: la Chiesa di Santa Maria Maggiore del XII secolo, la Cattedrale di San Tommaso del Quattrocento, il Palazzo D’Avalos incendiato dai turchi e ricostruito in forma rinascimentale, il Castello Caldoresco, il Portale della Chiesa di San Pietro. Città natale del poeta e patriota Rossetti, dei pittori Smargiassi, Laccetti e dei famosi Fratelli Palizzi. Località balneare dall’ampia e soffice spiaggia, frastagliata da suggestive scogliere e incantevoli baie e callette. La Riserva Naturale di Punta d’Erce è tra i fenomeni naturali più spettacolari del litorale abruzzese. Tra le feste da ricordare sono la Festa di San Lorenzo, la festa di Santa Maria Stella Maris (con la processione di barche), la Sagra delle Sagne e Fagioli, la Sagra del Cocomero, il Toson d’Oro, la Festa del Ritono e la Sacra Spina.

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***San Salvo Marina***: La città, nata su territorio italico, nasce su un insediamento romano, e il suo nucleo medievale ha origine nell’XI secolo, in seguito all’opera di colonizzazione dei monaci benedettini, che edificarono un maestoso monastero andato distrutto. Il nucleo antico è situato su un’altura dominante la piana del Trigno, tra uliveti, vigneti e pescheti, con un meraviglioso panorama sull’ Adriatico. La città alta ospita la Chiesa di San Giuseppe, che conserva le Reliquie di San Vitale, patrono della città. Lungo la costa si è sviluppata San Salvo Marina, fiorente stazione balneare grazie alla sabbia sofice e sottile. Vicino alla foce del torrente Buonanotte, da ammirare il biotopo costiero, che ricostruisce la flora e la fauna dell’ambiente originario. Tra le feste da ricordare quella di San Rocco, Le Some, i Fuochi di San Tommaso, la Sagra del Pesce e il Raduno delle Bande.

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***Torino di Sangro***: Il paese si trova nelle vicinanze del mare tra le foci dei fiumi Sangro e Osento. La Marina di Torino di Sangro si è andata progressivamente sviluppando, nel corso degli anni, divenendo una principale e tranquilla meta del turismo estivo. La strada che sale cerso la città alta attraversa uno dei più suggestivi boschi d’Abruzzo. Al centro del paese sorge la bella Parrochia cinquecentesca di San Salvatore. Tra le feste da ricordare sono: La Mattinata del Viso Adorno, la Sagra dell’ Uva, e la Festa di Maria Santissima di Loreto.

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***Rocca San Giovanni***: Rocca San Giovanni sorge su un colle roccioso tra le foci del fiume Sangro e del torrente Feltrino ed è annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Il primo nucleo abitato sorse nell’anno 1000, nell’alto-medioevo fu un possesso delle famiglie della nobiltà franco-longobarda , poi dell’Abbazia di San Giovanni in Venere e del Regio Demanio. Le demolizioni del primo Novecento hanno modificato l’aspetto della città, spezzando l’armonia originaria tra natura e abitato.

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